VENTO BAROCCO A PALAZZO DE MAYO A CHIETI
di Massimo Pamio
Per chi comprende che una mostra vale anche e soprattutto per il gusto con cui viene allestita, per la cura con cui la luce illumina i quadri, per la meraviglia che genera di fronte all’uso sapiente e sorprendente delle prospettive e degli spazi, per il rispetto e la valorizzazione del palazzo ospitante, considerato non vuoto contenitore bensì tempio sacro che compete in bellezza e sontuosità con le opere esposte, per il rigore filologico con cui viene disegnato un itinerario storico, artistico e spirituale alla scoperta di passaggi e di affacci onirici, mistici, storici che coinvolgono la persona nella sua intima e più celata ricerca del vero, ebbene Vento barocco, la forma dell’invisibile, mostra di trenta dipinti del barocco a cura di Don Gianni Citro che si tiene al palazzo De Mayo a Cheti dal 15 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022, risulta appuntamento da non perdere, se si vuole approfittare di un viaggio di conoscenza non superficiale, ma anzi profondo, se non addirittura catartico, all’insegna della bellezza.
Scrive il curatore: “Una tempesta di produzioni pittoriche che hanno tracciato l’intero arco di un secolo, il più tormentato di tutta la storia dell’arte, che porta in grembo il naturalismo tenebrista di Caravaggio e il classicismo luminista dei Carracici e di Reni”.
Dalla Napoli di Sellitto, Vaccaro, Stanzione, Giordano, Solimena alla Roma di Manfredi, Gramatica, Farelli e Maratta, dalla Toscana di Vanni e Marinari al Veneto di Carpioni, Lot, Liberi, Zanchi fino ai nordici di Francia come Le Brun e Vouet e ai Fiamminghi De Haen e van Honthorst, dipinti di assoluto valore, sia dal punto di vista della vicenda compositiva che del protagonismo storico artistico degli autori interessati, riprendono vita all’interno dello splendido Palazzo De Mayo, ed è un’occasione per scoprire il più bel palazzo della Città teatina.