QUANDO LA REALTA’ CONVIVE CON L’IMMAGINARIO LETTERARIO
L’anno scorso le Edizioni Noubs hanno pubblicato un romanzo della giovanissima e talentuosa Chiara Zaccardi.
In Ohio accede un fatto che sembra essere uscito dalla penna di Chiara Zaccardi.
Lo spunto per il romanzo le viene da un sogno.
E se il sogno le fosse stato suggerito dal dolore di quelle ragazze segregate in Ohio?
ECCO LE SOMIGLIANZE TRA IL ROMANZO DI CHIARA ZACCARDI E LA VICENDA ACCADUTA IN OHIO DESCRITTE DALLA STESSA AUTRICE
La vicenda delle tre ragazze scomparse in Ohio e ritrovate dopo anni poco lontano da casa ha molti punti in comune con “I peggiori”.
Le vittime erano poco più che adolescenti, come i protagonisti del libro.
Sono state rapite da una persona che conoscevano, un autista di scuolabus che abitava vicino a loro. Nel libro i rapitori sono i professori della scuola superiore che i ragazzi frequentano.
Uno dei rapitori aveva partecipato alle ricerche di una delle ragazze scomparse e si era perfino preoccupato di consolare la mamma della giovane. Nel romanzo l’inganno è simile
: le vittime vengono attirate in trappola dalla solerzia dei professori, che propongono loro un corso di recupero per evitare l’espulsione dal liceo.
Sono state rinchiuse in una normale abitazione, segregate nel seminterrato e torturate, poco lontano da cittadini che, ignari, hanno continuato a vivere la loro vita. Nel romanzo succede la stessa cosa, senza che la polizia riesca a trovare tracce.
Sono state trattate come schiave, tenute incatenate e costrette a subire abusi sessuali. Nella finzione letteraria accade esattamente la stessa cosa, e anche lì le vittime soffrono di malnutrizione.
Si è scoperto che gli aguzzini sono tre uomini adulti ritenuti insospettabili. Anche ne “I peggiori” si tratta di due persone ritenute “per bene”, mai condannate per alcun reato.
Una delle ragazze rapite, Amanda, era stata vista l’ultima volta all’uscita del fast food dove lavorava, il giorno prima del suo diciottesimo compleanno. Nel libro l’auto di una delle protagoniste, diciassettenne, viene ritrovata proprio davanti al luogo di lavoro.
La polizia aveva liquidato le scomparse come allontanamenti volontari, poiché le ragazze avevano problemi in famiglia. Nel libro è uguale: siccome i ragazzi non hanno quasi niente in comune, a parte l’età, non si pensa possano essere stati sequestrati dalle stesse persone; anzi, ritenuti problematici e sbandati, per alcuni viene ritenuta più probabile una fuga intenzionale.
L’idea del romanzo è nata da un sogno che ho fatto alcuni anni fa, in cui mi ritrovavo improvvisamente rinchiusa e legata in un seminterrato buio insieme ad alcuni compagni di scuola, senza sapere come e perché ci fossi finita, ma con la certezza e il panico che in quel luogo infernale avrei vissuto vessazioni e orrori di ogni tipo. Forse non è stato un caso. Forse, in realtà, senza saperlo ho sognato Amanda, Gina e Michelle.